Il Governo, nella riunione del 4 marzo 2005, ha approvato su proposta del Ministro per le Politiche Comunitarie, un disegno di legge per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (legge comunitaria per il 2005). Con questo provvedimento il Governo adempie all'obbligo di proporre al Parlamento l'approvazione del testo legislativo che la legge 4 febbraio 2005, n. 11 (cosiddetta legge "Buttiglione"), ha individuato come lo strumento cardine per l'adeguamento
dell'ordinamento interno al diritto comunitario. Come di consueto il disegno di legge fissa i termini per l'esercizio della delega legislativa a recepire le direttive comunitarie (diciotto mesi dall'entrata in vigore), ne determina requisiti formali e criteri direttivi prevedendo, anche quest'anno, con l'adozione della c.d. clausola di cedevolezza già nota all'ordinamento, che lo Stato recepisca anche direttive comunitarie che abbiano ad oggetto materie di competenza regionale, in quanto primo e responsabile interlocutore dell'Unione europea.
Tali norme diverranno ovviamente inefficaci nel momento in cui la Regione emanerà la propria disciplina in materia.