
Con l’approvazione degli obiettivi strategici pluriennali 2006-2008, avvenuta il 20 settembre 2005, il Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza dell’INAIL aveva sottolineato la necessità di adeguare il corpo ispettivo dell’Istituto sia sotto l’aspetto strutturale che sotto il profilo qualitativo, anche con riferimento alle funzioni di prevenzione e di promozione allo scopo di supportare le azioni di contrasto al lavoro irregolare.
I risultati dell’attività ispettiva al 31 dicembre 2005 confermano e rafforzano la necessità di realizzare gli obiettivi fissati dal Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza.
Tre aziende su quattro ispezionate non sono in regola: 21.005 su 28.155 con un’incidenza costante ed omogenea su tutto il territorio nazionale; i lavoratori in nero accertati ammontano a 27.297, così distribuiti geograficamente: 16.674 nel Nord Italia (pari al 61,08%), 6.505 (23,83%) nel Centro e 4.118 (15,09%) nel Sud.
“Occorre rafforzare il corpo ispettivo dal momento che tali risultati sono stati ottenuti con soli 435 unità e ci sono aree del Paese, a rischio di infiltrazioni camorristiche, che hanno un solo ispettore – dichiara il Giovanni Guerisoli, Presidente del Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza – naturalmente l’attività ispettiva dell’INAIL dovrà essere essenzialmente mirata alla verifica del rispetto delle norme relative alla tutela della salute dei lavoratori, lasciando all’INPS le funzione di accertamento dell’evasione e del recupero dei contributi previdenziali”.
Fonte: INAIL