
Il Presidente del CIV Giovanni Guerisoli in una lettera inviata, in data odierna, ai Ministri dell’Economia e del Lavoro e alla Presidente della Commissione Bicamerale di Controllo sugli Enti, in merito alla unificazione degli Enti Previdenziali e sul passaggio dell’INAIL dal sistema a capitalizzazione a quello a ripartizione chiarisce che “ l’Istituto, attualmente adotta, per la gestione industria, un sistema misto che prevede la copertura del 75% delle prestazioni economiche, garantito con il metodo della ripartizione, mentre per la copertura del differenziale viene utilizzato l’ammontare delle riserve tecniche”.
Guerisoli fa presente che “ la previsione di una quota a capitalizzazione consente al “sistema” di reagire, con adeguata flessibilità e senza necessità di continui adeguamenti tariffari, agli incrementi del fabbisogno derivanti dalla periodica rivalutazione delle rendite. In teoria, se si optasse, invece, per il sistema a ripartizione pura, si dovrebbe costituire una “riserva di garanzia” pari all’ammontare delle riserve tecniche (18 mld €), cosa non attualmente praticabile data la reale situazione patrimoniale dello Istituto ed i vincoli imposti dalle norme sulla Tesoreria Unica”.
Il Presidente del CIV aggiunge che “ anche se nell’immediato il passaggio alla ripartizione pura comporterebbe una temporanea riduzione dei premi (escluso il settore “industria”) dovuta alla positiva situazione del bilancio per il mancato aggiornamento delle tariffe, tale riduzione è tuttavia destinata ad esaurirsi nel giro di pochi anni per la natura stessa del sistema a ripartizione pura che per mantenere inalterato il livello necessita di una progressiva crescita della collettività assicurata”.
Per quanto riguarda la missione specifica dell’INAIL, Guerisoli sottolinea che “si va sempre di più caratterizzando per la sua oggettiva capacità di contribuire alla prevenzione ed al miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene degli ambienti di lavoro, non sembra trascurabile considerare che un sistema a ripartizione pura attenuerebbe la funzione prevenzionale insita nell’attuale sistema a tariffa dei premi”.
Infine il Presidente del CIV chiarisce che “mancando una riserva di garanzia (a fronte di impegni per prestazioni future pari a 18,6 mld €, vi sono, crediti, praticamente inesigibili per anticipazioni all’Agricoltura pari a 26,2 mld € e disponibilità liquide presso la Tesoreria Centrale dello Stato pari a 8,8 mld €, già utilizzate per ridurre il disavanzo pubblico) in un sistema a ripartizione pura il gettito contributivo dovrebbe adeguarsi tempestivamente per far fronte ad eventuali maggiori fabbisogni, con conseguente aumento dei premi, pena il rischio di imboccare la strada dello squilibrio senza ritorno, sulla falsariga di quanto già sperimentato per la gestione Agricoltura”.
Roma, 14 marzo 2007
Fonte: Inail