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COUNT-DOWN PER IL DL SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
MORTI BIANCHE: RISPUNTA L'UTILIZZO DEL TESORETTO INAIL DA 12 MLD

(AGI) - Roma, 4 marzo

Count-down per i decreti attuativi sulla sicurezza sul lavoro. La strage di Molfetta ha impresso un colpo d'acceleratore all'iter di approvazione dei provvedimenti che, ribadiscono al Ministero del Lavoro, erano comunque gia' pronti. Domani, e' previsto l'approdo a palazzo Chigi e non e' escluso che il via libera dal Consiglio dei Ministri possa arrivare gia' in settimana.

Parte del "tesoretto" dell'Inail sara' utilizzato per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. La misura, auspicata all'unanimita' da tutte le parti sociali, dovrebbe essere inserita, a quanto apprende l'Agi, nei decreti attuativi della legge sulla sicurezza sul lavoro (123/2007). L'avanzo economico dell'istituto ammonta a circa 12 miliardi di euro, ma solo alcune decine di milioni (c'e' chi parla addirittura di 300 mln) sembra potranno essere impiegate per finanziare gli interventi di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, pena l'ennesimo 'veto' del ministero dell'Economia. Anche su questo, si starebbe facendo ora il punto in una riunione tecnica a palazzo Chigi.

Tra le novita', maggiore prevenzione e vigilanza e soprattutto una revisione dell'apparato sanzionatorio, amministrativo e penale. Proprio su questo punto, si e' incontrata la contrarieta' di Confindustria: la bozza infatti prevede tra l'altro l'arresto da sei o dodici mesi per il datore di lavoro non in regola con le misure di sicurezza e, per viale dell'Astronomia, la norma sarebbe troppo restrittiva. A sciogliere gli ultimi nodi sara' comunque un incontro che si terra' nel pomeriggio a palazzo Chigi con le parti sociali: il Ministro del Lavoro Cesare Damiano ha confermato che resta da definire la parte sulle sanzioni per le quali c'e' gia' un testo da concordare con il ministero della Giustizia. "Su questa parte - ha detto Damiano - le aziende hanno sollevato delle perplessita' sui contenuti delle sanzioni perche' giudicati troppo pesanti". Secondo il ministro "per quello che ci riguarda siamo orientati ad applicare sanzioni correlate alle violazioni. Oggi ci sara' il confronto alla presidenza del Consiglio. Per noi il lavoro e' concluso".

Una strage ininterrotta, di cui i 5 morti di ieri a Molfetta sono solo l'ultimo tassello di una lunga serie: gli incidenti sul lavoro, dal 2002 a oggi, hanno causato nel nostro paese oltre 9.000 vittime, in pratica quattro morti al giorno di media, domeniche e festivi compresi. Nel 2007, ma sono ancora dati provvisori, i morti sono stati 1.225, e gia' oltre 180 in questo scorcio di 2008. Sono le cifre fornite da Pietro Mercadelli, presidente dell'Anmil, l'associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro. Scorrendo i dati, che riguardano sia gli infortuni sul lavoro che le malattie professionali, emerge un trend in calo. Se nel 2002, infatti, i morti sono stati 1.716, l'anno dopo erano scesi a 1.670, poi 1.534, 1.462, 1.493 e i circa 1.225 del 2007. Quasi 500 morti in meno, dunque, tra il 2002 e lo scorso anno. "Ma le statistiche non bastano - sottolinea Mercadelli, che ha partecipato oggi alla presentazione del network tra Acli e Anmil per "Lavoro e Sicurezza" - ogni anno abbiamo un numero impressionante di infortuni sul lavoro, che spesso provocano invalidita' permanenti e l'impossibilita' di tornare a lavorare. E stimiamo che ci siano 200.000 infortuni all'anno che non vengono denunciati. Senza contare - ha aggiunto - il dramma delle malattie professionali, che spesso insorgono dopo 20, 25 anni: molte volte si muore senza sapere cosa ha causato la malattia, ignorando che a uccidere sono state le condizioni di lavoro e la scarsa sicurezza".

Fonte: AGI


 
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