Il Presidente del Civ dell'Inail, Giovanni Guerisoli, oggi alle ore 15, a Palazzo Montecitorio, è stato ascoltato, in seduta congiunta, dalle Commissioni Lavoro e Finanze della Camera dei Deputati in riferimento alle conseguenze della dismissione del patrimonio immobiliare sulla funzionalità dell'Ente.

Ieri il Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza aveva deliberato a maggioranza dei suoi componenti, di dare mandato a Guerisoli di proporre ricorso giurisdizionale innanzi al TAR del Lazio avverso i DD.MM. 15.12.2004, 23.12.2004 e 24.12.2004, nonché avverso tutti gli atti presupposti e conseguenti, relativi al procedimento di costituzione del fondo immobiliare denominato FIP e al trasferimento a favore del Fondo degli immobili di proprietà dell’Istituto.

Al ricorso del Civ si aggiungeranno anche quelli singoli consiglieri e delle confederazioni sindacali.

“E’ la prima volta che un Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza ricorre contro un provvedimento del Governo di trasferimento di immobili di proprietà dell’Istituto al FIP – ha dichiarato Guerisoli - a fronte della decisione del CdA di non ottemperare a sue precedenti prese di posizioni. Il ricorso è a difesa dell’autonomia nonché dell’equilibrio economico e finanziario dell’istituto".

Guerisoli, nell'audizione di oggi alla Camera, ha sostenuto che il trasferimento di alcuni immobili strumentali dell'Inail al Fondo immobiliare pubblico (Fip) comporta per l'ente perdite per 145 milioni di euro. E che, tra dieci anni, le minori entrate arriveranno a 570 milioni. I dati citati sono stati riferiti dal direttore generale dell'istituto, Maurizio Castro, nella riunione di ieri dello stesso Civ.

"Il corrispettivo di 241,3 milioni dovuto all'istituto in seguito al trasferimento degli immobili - ha spiegato Guerisoli ai parlamentari - corrisponde ad un valore di mercato pari a 386,3 milioni".

Guerisoli ritiene, infatti, che sarebbe grave se il consiglio di amministrazione dell'ente non presentasse ricorso contro il trasferimento al Fip, in base a quanto disposto dal ministero dell'Economia.

"Nei prossimi anni potrebbe essere chiamato a rispondere di danno erariale", ha detto Guerisoli, "anche perchè il CdA, ad oggi, non ha ottemperato all'atto d'indirizzo del Civ di presentare il ricorso, correndo il rischio di assumersi una grave responsabilità".

"In questa battaglia - ha ricordato ancora Guerisoli - siamo partiti insieme, ma al momento decisivo ci siamo separati, ma noi andiamo avanti".

Il presidente del Civ ha sostenuto che l'operazione decisa dal Tesoro potrebbe avere effetti sulle stesse prestazioni dell'Inail, perché le sedi strumentali dell'Ente costituiscono capitali di copertura delle riserve tecniche (cioé gli accantonamenti per le future prestazioni).

Contro il ricorso al Tar ieri si erano espressi i rappresentanti di Confindustria e Confcommercio nel Civ.

Guerisoli ha fatto rilevare ai deputati commissari che le cartolarizzazioni non hanno prodotto i risultati sperati: a fronte di 8.300 unità cartolarizzate, ne sono state vendute 926 al 31 dicembre 2004, e il totale incassato per lo Stato è stato di 129.566.279,24 euro.


Fonte: ANMIL NEWS