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Inail: domani TAR discute ricorso; Guerisoli (Civ) su rilievi Eurostat

Domani, mercoledì 23 marzo, il Tribunale amministrativo regionale del Lazio esaminerà il ricorso presentato dall'Inail il 26 febbraio scorso, contro il trasferimento coattivo del patrimonio immobiliare al Fondo immobili pubblico.
“Mi auguro che il TAR del Lazio restituisca agli enti previdenziali quanto indebitamente sottratto – dichiara il presidente del Consiglio di indirizzo e di vigilanza dell'Inail Giovanni Guerisoli – frutto degli accantonamenti dei contributi pagati dalle forze produttive del paese".
Guerisoli ritiene che "certamente il rilievo formulato da EUROSTAT non aiuta, dal momento che i 3 miliardi di euro, risultato dell’operazione Fip, sono stati incamerati per “cassa” dal Ministero dell’economia e delle finanze, allo scopo di rispettare i parametri di Maastricht e non sono stati attribuiti ai legittimi proprietari visto che l’Inail, non ha contestualmente, ricevuto il corrispettivo di 240 milioni di euro, frutto della cessione coattiva delle proprie sedi regionali”.


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C’è anche l'abbattimento della stima secondo la competenza economica dei contributi sociali incassati dall'Inail nelle materie oggetto di discussione tra i rappresentanti dell’ente europeo di statistica (Eurostat), integrati da esperti della Commissione e della Banca centrale europea, ed i funzionari dell’Istat, del Ministero dell'economia e delle finanze e della Banca d'Italia.

L’ufficio di statistica dell’Inail fa parte del sistema statistico nazionale per effetto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 ottobre 1991, che ha attribuito all’istituto anche i compiti previsti dall’articolo 6 del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322, cioè:
a) promuovere e realizzare la rilevazione, l'elaborazione, la diffusione e l'archiviazione dei dati statistici che interessano l'amministrazione di appartenenza, nell'ambito del programma statistico nazionale;
b) fornire al Sistema statistico nazionale i dati informativi previsti del programma statistico nazionale relativi all'amministrazione di appartenenza, anche in forma individuale ma non nominativa ai fini della successiva elaborazione statistica;
c) collaborare con le altre amministrazioni per l'esecuzione delle rilevazioni previste dal programma statistico nazionale;
d) contribuire alla promozione e allo sviluppo informatico a fini statistici degli archivi gestionali e delle raccolte di dati amministrativi.

Eurostat non è in condizioni di convalidare i dati dell'Italia sul rapporto tra deficit e Pil e tra debito e Pil per il 2004, ed è per questo che intende proseguire l’analisi delle cifre inviate da Roma, in quanto allo stato non può confermare la loro conformità alle norme statistiche europee e la loro coerenza nel tempo.

Tra i cinque dubbi di Eurostat sui conti pubblici italiani che devono ancora essere sciolti figurano:
registrazione dei pagamenti al Governo da parte di istituzioni finanziarie che agiscono come collettori di imposta per conto del Governo;
classificazione settoriale delle entità di proprietà dello stato (Ispa);
trattamento di una operazione di cartolarizzazione;
registrazione di transazioni con il bilancio Ue;
incoerenza tra dati di cassa e di competenza e discrepanze statistiche nei conti pubblici.

In questo momento sono in corso confronti tra Eurostat e le autorità nazionali di statistica che impediscono di convalidare i loro dati.

Nuove e più dettagliate informazioni dovranno essere assicurate da tutte le amministrazioni pubbliche. Alcuni primi risultati di questi approfondimenti ed eventuali nuove stime saranno notificate ad Eurostat, possibilmente entro il prossimo mese di aprile.

Nel mirino dell’Europa unita è entrata la classificazione statistica e di bilancio delle operazioni di cartolarizzazione Scip 2, la cui complessità potrebbe spingere Eurostat, prima di prendere le decisioni in merito, a consultare il Comitato monetario finanziario e di bilancia dei pagamenti.

I rappresentanti europei hanno effettuato una missione in Italia per approfondire alcuni aspetti relativi ai conti pubblici italiani e alle classificazioni di varie operazioni, incontrando i colleghi italiani: alcuni temi concernono l’Inail, come l'abbattimento della stima secondo la competenza economica dei contributi sociali incassati dall'Inail, il trattamento delle cartolarizzazioni e l'operazione Fondo immobili pubblici.

Durante le discussioni sul trattamento di alcune di queste operazioni si è registrato un sostanziale accordo. Su quello riferito ad altre si è deciso di avviare o proseguire nel monitoraggio, cosa del resto avvenuta anche negli anni precedenti. Gli esperti del ministero dell'Economia, essendo in disaccordo, hanno chiesto ad Eurostat ulteriori approfondimenti su altre questioni.

L’Italia non è stata la sola a cadere sotto il rigore europeo: problemi sono insorti anche sui dati statistici forniti da Grecia, Portogallo, Lituania e Lettonia.

(21.03.2005)


Fonte: Anmil

 
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