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INAIL - “Il CIV rilancia sugli investimenti”
Dichiarazione stampa del Presidente, Giovanni Guerisoli


Il Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza, nella seduta odierna, ha affrontato il tema della politica degli investimenti ed ha ribadito la necessità che venga salvaguardato l’equilibrio finanziario dell’Istituto, a copertura delle riserve tecniche necessarie a garantire le future prestazioni dell’Ente.
A tal fine il CIV-INAIL chiede alle forze politiche e al governo: la sospensione immediata di qualsiasi iniziativa da cui conseguano ulteriori trasferimenti e cessioni del patrimonio immobiliare dell’Ente; la rimozione dei gravosi vincoli normativi relativi all’entità, alla tipologia e alla destinazione degli investimenti dell’Istituto che impediscono la ricerca di livelli di redditività funzionali a rendere adeguati i capitali di copertura delle riserve tecniche a garanzia del pagamento delle rendite; la eliminazione dell’art. 1, comma 449, della legge finanziaria 2005 al fine di restituire agli Organi dell’Istituto l’indispensabile autonomia in materia di investimenti immobiliari; che in sede di conversione del decreto legge n.35/2005 si realizzi un’armonizzazione delle norme che governano la politica degli investimenti degli Istituti previdenziali, tenendo presente la peculiare funzione assicurativa dell’INAIL; l’abrogazione dell’obbligo del deposito in Tesoreria delle liquidità o in subordine la garanzia dia adeguati livelli di redditività sulle somme depositate.
Inoltre, alla luce dell’art. 5 del decreto legge n.35/2005 (il cosiddetto decreto sulla competitività), il CIV rappresenta l’esigenza che gli investimenti immobiliari realizzati con il sistema del project financing, assicurino all’Ente: rendimenti idonei a garantire l’equilibrio finanziario dell’attuale sistema di finanziamento dell’assicurazione tale da impedire l’ulteriore incremento del deficit attuariale; un ruolo esclusivamente di finanziatore con adeguate e dirette garanzie dei relativi finanziamenti erogati.
Del resto, a parere del CIV, già esistono le condizioni per utilizzare i consistenti avanzi di gestione (oltre 1.500 mln di €) per ridurre le tariffe a carico delle imprese e contemporaneamente per migliorare le tutele dei lavoratori, adeguando le previsioni del D.Lvo 38/2000.
Le somme indicate in questi giorni dal Ministro Maroni e dal Direttore Generale dell’Inail (oltre 3 mld di €) sono le stesse che compaiono nel bilancio di previsione 2005 che il CIV-INAIL non ha approvato e che ha restituito al CdA, chiedendo di riformulare il documento contabile. Sull’argomento il CdA si pronuncerà il prossimo 5 aprile c.a.
Le critiche espresse dal CIV-INAIL ricalcano quelle manifestate dal Collegio dei Sindaci.
Le dichiarazioni sull’argomento anche da parte del Direttore Generale dell’INAIL sono quanto meno avventate: non essendo stato approvato il bilancio di previsione 2005, le relative risorse finanziarie non sono disponibili
Per quanto riguarda, invece, gli incentivi alla prevenzione, il CIV-INAIL da tempo si è espresso per il sostegno a progetti nell’ambito della politica per la salute e per la sicurezza, in una logica di valorizzazione della bilateralità.
Peccato che tutte le intese con le imprese enunciate dal Direttore Generale dell’INAIL siano state stipulate ignorando completamente i rappresentanti dei lavoratori.
Ritengo necessario richiamare l’attenzione di tutte le parti sociali perché si oppongano ai tentativi che i vari Ministri di questo Governo stanno portando avanti per utilizzare le consistenti risorse finanziarie dell’INAIL : Alemanno per la competitività, Maroni per ridurre i contributi alle imprese e Siniscalco per ridurre il debito pubblico.

31/03/2005

 
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