La lettura della sentenza del TAR del Lazio conferma la validità del ricorso presentato dal CIV INAIL avverso il processo di cartolarizzazione delle sedi regionali dell’Istituto.

Una prima lettura della decisione dei giudici amministrativi non fuga la sensazione che le motivazioni che hanno determinato il rigetto del ricorso siano da ricercare nella necessità di non pregiudicare l’equilibrio di bilancio fissato dalla finanziaria 2005.

In particolare, la sentenza non dà risposte convincenti sulla congruità del valore di riscatto degli immobili che, per quanto riguarda l’INAIL, uno studio della Direzione dell’Ente fissa in 388 mln di € a fronte dei 249 mln fissati dal Fip (Fondo Immobili Pubblici).

La plusvalenza di circa 140 mln di € anziché rimanere nelle casse dell’Istituto farà felici gli investitori.

Analogamente lasciano perplessi le motivazioni con le quali sono state giudicate infondate le eccezioni sulla scelta del valutatore indipendente che come è noto è la “Real Estate Advisor Group”.

La sentenza per avvalorare la congruità della stima degli immobili cita l’audizione dei Presidenti dei CdA degli Enti previdenziali che sarebbero intervenuti attivamente nel processo di ricognizione del patrimonio manifestando “l’espressa volontà di alienare il patrimonio da parte degli organi istituzionali degli Enti”, individuando così una specifica responsabilità degli stessi nel provvedimento.


Fonte: Inail