Roma, 29 ago. (Apcom) - Degli oltre 2 miliardi di avanzi di gestione dell'Inail siano beneficiari lavoratori e imprese, i 'soci dell'Ente', e sugli investimenti immobiliari vigili il Parlamento. Ad affermarlo è il presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (Civ) dell'Inail, Giovanni Guerisoli in una nota in cui chiede, in una lettera inviata al Consiglio di Amministrazione, che si riunirà domani, di avviare un confronto preventivo sulla base delle competenze che la legislazione in materia attribuisce all'Organo.

"E' evidente - dichiara il presidente del Civ Giovanni Guerisoli in una nota - che il tentativo posto in essere dal Ministro del Welfare risponde ad altri obiettivi, se venisse confermato un piano di investimenti di circa 1,5 miliardi di euro, dei quali ben 600 milioni sarebbero destinati alla Lombardia. Lo stesso incontro tra il Ministro Maroni e il titolare del Tesoro Siniscalco per verificare le previsioni della prossima legge finanziaria, conferma che il Cda si appresterebbe ad approvare un piano di investimenti senza la necessaria copertura finanziaria. Per quanto riguarda, invece, l'utilizzo degli avanzi di gestione - aggiunge Guerisoli - che nel bilancio consuntivo 2004 (che il Civ si accinge ad approvare) superano i 2 miliardi di euro, il Civ ha ribadito che i primi a beneficiarne debbono essere i "soci dell'Inail", cioè le imprese e i lavoratori".

Il Civ riconferma - continua la nota - la necessità che gli avanzi di gestione "siano destinati a ridurre le tariffe a carico delle imprese e a finanziare permanentemente gli investimenti in tema di salute e di sicurezza sui posti di lavoro. In ogni caso occorre sottolineare che gli investimenti debbono essere coerenti con la natura sociale dell'Istituto e, soprattutto, debbono garantire un rendimento in grado di ricostituire le riserve tecniche nel rispetto della natura assicurativa dell'Inail. E' altresì - conclude il Presidente del Civ - necessario che il Parlamento vigili sulla materia e a tal fine il Civ coinvolgerà la Commissione Interparlamentare di controllo sugli atti degli Enti Previdenziali".



Fonte: APCOM