Nella riunione straordinaria del Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza dell’INAIL è stata esaminata la situazione generale dell’Istituto in relazione agli avvenimenti che hanno sistematicamente coinvolto l’Ente in questa fase della vita politica del Paese.

Al termine dei lavori è stato votato all’unanimità un documento con il quale è stato dato mandato al Presidente di avviare un confronto con tutte le forze sociali, imprenditoriali e sindacali allo scopo di definire il ruolo dell’INAIL nell’ambito più generale del Welfare.

Le conclusioni a cui è pervenuto il CIV sono le seguenti:
· La linea di collaborazione auspicata dal CIV con gli Organi di gestione non ha avuto i risultati attesi: significative al riguardo le vicende che hanno caratterizzato l’approvazione del bilancio di previsione 2005 e l’assenza di iniziative da parte del CdA avverso i decreti del MEF;
· La compromissione dell’autonomia dell’Ente in pieno contrasto con le previsioni della legge n. 88/1989 e la mortificazione del sistema duale sancito dal D.lgs n. 479/1994, con l’affievolimento – di fatto – del ruolo e dei poteri delle Parti Sociali rappresentate nell’Organo strategico, sono state da ultimo confermate dai Decreti del Ministero dell’Economia e delle Finanze per il conferimento degli immobili strumentali al FIP e dall’art. 1, comma 449 , della Legge Finanziaria per il 2005;
· Il massiccio depauperamento dei capitali di copertura delle riserve tecniche – essenziali nel sistema di funzionamento dell’Istituto – anche per il mancato reimpiego delle disponibilità rinvenienti, provocato dalle leggi di dismissione e di cartolarizzazione degli immobili a reddito fisso e dai sopraccitati decreti di conferimento al FIP degli immobili strumentali;
· La necessità di porre in essere iniziative di notevole contrasto: si richiama a tal proposito il ricorso al TAR del Lazio avverso i decreti di confisca del patrimonio immobiliare dell’INAIL;
· La politica patrimoniale dell’Ente, di fatto, è esercitata dall’Autorità Governativa, con investimenti ispirati a logiche che non tengono conto della funzione assicurativa dell’Istituto, incidendo, con rendimenti inadeguati, sulla ricostituzione delle riserve tecniche: la recente delibera n. 398/2005 del CdA sul “Piano di investimenti”, ne è la riprova;
· Le decisioni riguardanti la politica dell’INAIL tendono a divenire sempre più frequentemente esterne ai suoi Organi deliberanti, a prescindere dalla natura assicurativa dell’Ente stesso, provocando rischi concreti di significative modifiche di fatto senza preventive analisi e confronti con le Forze Sociali.

Il CIV ritiene necessario che, nella descritta ed ormai insostenibile situazione debba aprirsi un urgente confronto ai massimi livelli tra il Governo e le Forze Sociali, al fine di restituire il pieno governo dell’Ente ai suoi Organi e con lo scopo di definire il ruolo dell’INAIL nell’ambito più generale del Welfare.

“Anche alla luce dei continui attacchi all’autonomia dell’Istituto .- dichiara il Presidente del CIV Giovanni Guerisoli – le forze sociali presenti nel Consiglio hanno valutato non più procrastinabile l’esigenza di convocare una Convention che coinvolga gli Organi dell’Istituto, i sindacati e le imprese, per una riflessione sulla reale missione che si vuole attribuire all’INAIL. Avanzi annui di gestione superiori a 2 mld di €, accompagnati da disponibilità finanziarie per investimenti superiori a 3,8 mld di €, sono motivi sufficienti, nel disastrato panorama della finanza pubblica, per “giustificare” le incursioni sistematiche dei Ministri del Lavoro e dell’Economia.
Il CIV rivendica il ripristino delle funzioni originarie dell’INAIL di tutela della Salute e della Sicurezza dei lavoratori e riafferma il ruolo prioritario dei propri azionisti di riferimento: imprese e lavoratori.


Fonte: Inail