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RASSEGNA STAMPA - Centrosinistra e movimenti: tutti pazzi per le primarie
28 LUGLIO 2004 - Redazione

La proposta di scegliere il leader del centrosinistra attraverso le consultazioni primarie, recentemente lanciata da Prodi, è stata salutata con entusiasmo da quasi tutti i partiti del centrosinistra.
Nelle ultime ore si sono infatti moltiplicati gli interventi di chi vede in questo sistema una novità "assolutamente positiva per la democrazia italiana".

E' per esempio il caso di Arturo Parisi, esponente della Margherita da sempre vicino al presidente uscente della Commissione europea, che ha definito le primarie un metodo che riduce "enormemente lo spazio d'ombra" e che accresce "lo spazio della trasparenza".
"Il momento è quello giusto - ha spiegato il dielle - le primarie sono competizioni a pieno titolo e qualche volta persino più aspre delle competizioni finali. Ci deve essere il tempo per farle ma anche il tempo per dimenticarle".

Soddisfazione per la proposta dell'ex presidente del Consiglio anche da gran parte della società civile, in particolare dai "Cittadini per l'Ulivo" che, in tempi non sospetti, avevano lanciato un appello per le primarie, appello firmato da moltissimi esponenti di spicco del mondo della politica, della cultura, del sindacato e del giornalismo.

Entusiasmo è stato espresso anche da Antonio Di Pietro, per il leader dell'Italia dei Valori con il metodo delle primarie si prenderanno "due piccioni con una fava".
"Primo, la candidatura di Prodi non può che rafforzarsi - ha commentato l'ex pm -secondo, se c'è qualcuno all'interno del centrosinistra che sotto sotto aspetta di veder cadere Prodi per mettersi al suo posto deve necessariamente uscire allo scoperto se vuole gareggiare per la leadership".

Intanto, l'ex capo del Governo ha già trovato un avversario, Fausto Bertinotti ha infatti proposto la propria candidatura.
"Il referendum su una sola persona non è democratico, se davvero si volessero fare le primarie diventa necessario un altro candidato - ha chiarito il numero uno di Rifondazione Comunista - al limite un uomo della sinistra alternativa, un candidato che sia la bandiera di una democrazia vivace. In una situazione di questo genere posso pensare di candidarmi io come espressione della sinistra alternativa".

Insomma, la febbre delle primarie è molto contagiosa e si diffonde rapidamente. E non solo nel centrosinistra, il Senatore Domenico Kappler vorrebbe esportare il sistema anche nella Casa delle Libertà. Ovviamente non per scegliere il leader, ma per l'individuazione "delle candidature parlamentari nell'attuale sistema maggioritario bipolare".
"Nell'attuale sistema politico - ha chiarito l'esponente di Alleanza Nazionale - il meccanismo delle primarie può contribuire in maniera decisiva alla selezione di una classe dirigente effettivamente portatrice consapevole delle legittime istanze della propria comunità".

Fonte: WWW.CENTOMOVIMENTI.COM

 
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