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Pensioni, il 'super-ente' non convince
Economia - Paolo Vigli, Aprile Online del 03 aprile 2007

L'idea, balenata in alcuni settori del governo (quelli più vicini a Prodi), di un super-ente che assommi tutti gli enti previdenziali e assicurativi, non piace ai sindacati e neppure al ministro Damiano. Al convegno organizzato dalla Uil sul tema, tutti, compresi i presidenti degli Enti interessati, sono concordi nel bocciare l'ipotesi a vantaggio di un progetto meno 'drastico' cioè due super-enti, uno previdenziale e l'altro assicurativo, con tanto di rispettivi Consigli di indirizzo.
"Quando parliamo di unificazione degli enti ci teniamo tutti a tenere distinta la parte previdenziale da quella assicurativa, un distinzione fondamentale- ha detto il ministro del Lavoro, Cesare Damiano- Gli enti hanno una finalità sociale che solo la garanzia pubblica può mantenere. Non tutto - ha scandito - può essere ricondotto al rapporto tra costi e ricavi, c'è la mano dello Stato che deve comunque esserci per soddisfare gli elementi sociali".
In perfetta sintonia con i rappresentanti sindacali presenti il ministro ex-sindacalista ha ribadito che "l'obiettivo unico di questa operazione non può essere il risparmio sui costi di funzionamento degli enti, funzionamento che costa 6 miliardi di euro, una cifra rilevante ma che non deve farci dimenticare i rilevanti risultati di copertura degli enti".
La riorganizzazione degli enti dovrà avere come scopo "una diversa struttura di welfare, in cui ci siano database più comunicanti, più sinergie, insomma un modo di servire meglio e in modo più semplice il cittadino". L'unificazione degli enti, comunque, assicura Damiano, "procederà per gradi, prima servono le sinergie, i tempi di realizzazione sono medi".

Il presidente dell'Inps, Gian Paolo Sassi, ha confessato di avere una posizione "né favorevole né contraria, anche se il super ente mi lascia perplesso perché si vogliono mettere insieme troppe cose". Ritiene, invece, "possibile" una "razionalizzazione" degli enti purchè "si pensi a una governance adeguata, con un cda che abbia poteri effettivi". Sassi ha inoltre assicurato che non c'è alcune sentore di 'panico da annuncio' tra i lavoratori vicini alla pensione. "Ieri mi hanno portato gli ultimi dati provvisori sull'anzianità e sono in linea o leggermente sotto rispetto alle nostre stime.
Quindi la fuga non c'è e non c'è mai stata, né due anni fa né lo scorso anno. Non ci sono le ragioni per correre verso la pensione: non c'è la paura per un esaurimento dei benefici legati all'attuale situazione".

A spiegare come dovrebbero essere i due super-enti ci ha pensato il presidente del Civ, il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inail, Giovanni Guerisoli.
"Al Consiglio di domani approveremo una proposta di riforma in 3 punti: dare all'Inps tutta la vigilanza sulla regolarità contributiva, mentre agli ispettori Inail resterebbero gli interventi sulla sicurezza sul lavoro; assegnare all'Inail tutta l'attività medica sia per l'invalidità che per le visite ispettive, e infine creare una struttura che gestisca tutto il patrimonio immobiliare e un'avvocatura unica. Questa- ha concluso- è la nostra proposta per uscire dallo stallo di oggi".
Una proposta che dovrebbe poi finire sui tavoli di concertazione tra governo e parti sociali.
"L'obiettivo non deve essere fare cassa, anche se i risparmi sono benvenuti, ma quello di migliorare l'efficienza e le qualità delle prestazioni - ha sottolineato Domenico Proietti, segretario confederale della Uil - per raggiungere questo scopo occorre progettare un ente che gestisca tutta la previdenza da lavoro pubblico e privato, con una separazione netta all'interno tra previdenza e assistenza, e accanto un ente assicurativo.L'intervento del ministro fa ben sperare riguardo a un confronto produttivo sulle nostre proposte".
Quanto alla governance di questi due super-enti Pietro Larizza, ex-segretario generale, ha spiegato la posizione della Uil: "Siamo favorevoli al mantenimento del sistema duale e riteniamo che sia necessaria una più netta separazione tra l'attività di direzione amministrativa e l'attività di indirizzo strategico. La nostra idea di governo- ha concluso- è quella di un moderno sistema duale con un organo di gestione, che comprenda la rappresentanza legale dell'Ente, e un Consiglio di indirizzo e Vigilanza che eserciti la rappresentanza politica degli interessi e delle finalità pubbliche".

Fonte: AprileOnline

 
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