Sarà una settimana di passione per il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e per il Ministro dell'economia e delle finanze.
Entro venerdì i consigli di indirizzo e vigilanza (CIV) di Inps, Inail e Inpdap, nonchè i sindacati confederali, i rappresentanti dei pensionati e quelli dei lavoratori attivi, presenteranno i ricorsi al Tar del Lazio contro la vendita delle sedi degli istituti.
In tutto si dovrebbero accumulare sul tavolo della cancelleria di piazza Nicosia ben 16 ricorsi.
In una conferenza stampa svoltasi oggi a Roma presso la sede del Cnel, in viale Lubin, i presidenti dei CIV degli Enti, Franco Lotito (Inps), Guido Abbadessa (Inpdap) e Giovanni Guerisoli (Inail), hanno ribadito la loro contrarietà ad un provvedimento definito "incostituzionale e che mette a rischio la tenuta economica e patrimoniale degli stessi istituti".
Il provvedimento del governo prevede la vendita di 43 immobili dell'Inps del valore di 668 milioni di euro, di 22 immobili dell'Inail per 241 milioni di euro e di 8 dell'Inpdap per 120 milioni di euro.
In media, sottolineano i presidenti dei CIV, il governo ha previsto un valore di vendita di circa 1.780 euro al metro quadro, una cifra molto al di sotto del valore reale degli immobili considerati.
Il presidente del CIV dell'Inps, Franco Lotito ha parlato di provvedimento "illegittimo e dannoso" sia per l'assetto patrimoniale dell'Inps e degli altri enti previdenziali sia per il conto economico.
"Abbiamo tentato tutte le vie del confronto e del dialogo - ha spiegato durante la conferenza stampa - ma ci sono state negate".
Lotito ha spiegato che per l'Inps, a fronte della vendita, il fitto annuo da pagare (nove anni più nove di affitto dovrebbero essere garantiti) sarebbe di 52 milioni l'anno.
"Pagheremo - ha spiegato - un affitto esorbitante, il 7,81% sul valore degli immobili affittati a fronte del 3-4% del valore delle locazioni rispetto alla capitalizzazione sul mercato".
Il presidente del CIV dell'Inail Giovanni Guerisoli si è detto preoccupato per la messa in discussione dell'autonomia di gestione dell'Istituto e ha sottolineato i rischi che comporta la vendita dei beni strumentali degli enti.
"E' vero che gli enti possono restare in affitto nelle sedi che saranno vendute per i primi 18 anni ma è anche vero - ha spiegato - che già dopo due anni il Ministero dell'economia e delle finanze può decidere di venderne il 20% sul mercato".
Il presidente del CIV dell'Indap, Guido Abbadessa, ha sottolineato l'illegittimità costituzionale del provvedimento sulla vendita dei beni strumentali degli istituti di previdenza.
"Gli immobili - ha detto - sono alla base dell'autonomia degli enti. Entro questa settimana presenteremo i ricorsi".
"Con queste vendite - ha avvertito - si rischia di perdere il valore degli immobili in poco più di dieci anni di affitti".
I sedici rciorsi saranno presentati da:
i componenti sindacali dei CIV dell'Inps, dell'Inail e dell'Inpdap;
i consiglieri di amministrazione degli enti (sempre tre, per i tre istituti);
i sindacati confederali (sempre tre, per Inps, Inail e Inpdap), Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cida e Cisal;
i rappresentanti dei pensionati (sempre per i tre istituti) e dai rappresentanti dei lavoratori attivi della funzione pubblica.
Inoltre uno sarà presentato dall'intero CIV dell'Inail.



Fonte - ANMIL NEWS