Roma, 2 maggio 2007
Il Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza INAIL, in data odierna, ha approvato il documento inerente le “Prospettive evolutive dell’Istituto”.
Il CIV ha ribadito la propria contrarietà “all’ipotesi di creazione di un unico grande Ente, dichiarando, invece, il proprio favore per opzioni diverse e comunque orientate a distinguere tra previdenza ed assicurazione”.
Le motivazioni alla base della decisione del CIV sono essenzialmente due: la prima di carattere organizzativo e la seconda di profilo economico-finanziario.
In quella organizzativa si evidenzia la peculiare funzione assicurativa dell’INAIL, non assimilabile con quella degli Enti previdenziali; nella seconda l’ipotesi di risparmio economico derivante dall’accorpamento, si tradurrebbe in un teorico vantaggio perché con il passaggio al sistema a ripartizione si esaurirebbe in breve tempo per “il prevedibile progressivo incremento del prelievo, fino al raggiungimento di uno stabile equilibrio tra prestazioni ed oneri”. Viceversa ben maggiori economie si potrebbero avere restituendo all’INAIL un ruolo di centralità nella “gestione” del lavoratore infortunato in modo da valorizzare la mission dell’Istituto attraverso una attività più efficace in campo curativo, riabilitativo e prevenzionale nonché mettendo in atto le necessarie sinergie con gli Enti previdenziali.
Il CIV, inoltre, sottolinea che per “garantire la tutela integrale della salute e sicurezza dei lavoratori, in un sistema normativo completamente rivisitato, l’INAIL è il soggetto a cui affidare più ampie ed articolate funzioni in tema di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale e produttivo in sinergia con il Servizio Sanitario Nazionale e le Regioni”.
Il Presidente del Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza INAIL Giovanni Guerisoli auspica che “le proposte vengano accolte e venga riconosciuta all’INAIL una funzione primaria in materia di prevenzione e di riabilitazione, che permetta all’Istituto di valorizzare le professionalità largamente presenti al suo interno e, soprattutto, di utilizzare i consistenti avanzi di gestione pari a circa 2 mld € annui allo stato impropriamente utilizzati per ridurre il disavanzo pubblico. Sarebbe questo –conclude Guerisoli- un modo concreto per dare seguito agli appelli formulati dalla più alte cariche dello Stato”.
Fonte: Inail
