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Infortuni, le imprese e il sindacato in prima linea per la cultura della salute
Guerisoli (CIV Inail) "Sinergie con Inps e Asl"

Intervista al Presidente del CIV Inail, Giovanni Guerisoli. A cura di Luca Tatarelli

ROMA (nostro servizio). Audizione, ieri in Commissione Lavoro, dei rappresentanti del Consiglio d’indirizzo e vigilanza dell’Inail sul nuovo testo unico sulla sicurezza. Conquiste ha intervistato il suo presidente, Giovanni Guerisoli.
Quali sono state le vostre richieste ai senatori?
Abbiamo presentato il nostro documento sulle prospettive evolutive. Abbiamo detto che siamo pronti a mettere a disposizione le nostre professionalità, le nostre risorse economiche, e non solo, per completare la tutela dei lavoratori nella prevenzione degli infortuni.
Come pensate di realizzare questo progetto?
Non vogliamo sostituirci al Servizio sanitario nazionale, ma solo essere d’appoggio ad esso. Chiediamo che il Parlamento corregga alcune norme che non rendono certe le competenze sulle singole materie e, quindi, si rischia una confusione nella gestione. Siamo pronti ad aumentare la tutela dei lavoratori, puntando anche su un avanzo di cassa.
Di quanto?
Circa due miliardi di euro l’anno.
E come pensate di spenderli?
Potrebbero essere destinati proprio per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Anzichè utilizzarli, noi diciamo impropriamente, per ridurre il deficit dello Stato. Visto che vanno in un conto corrente infruttifero presso la Tesoreria del Ministero dell’Economia a tasso zero.
A proposito dei rapporti con il servizio sanitario nazionale, per quanto riguarda le cure di un lavoratore infortunato, voi segnalate il fatto che in Sicilia sia stato fatto un accordo tra le Asl e l’Inail su quella che viene chiamata ”presa in carico”. Mentre a Genova una Asl ne ha sottoscritto uno simile e un’altra no. Perchè?
In Sicilia come Regione speciale è stata possibile un’intesa per la quale, a prescindere da quanto stabilisce il Servizio sanitario nazionale, a Palermo, Messina, Catania e Caltanissetta, i lavoratori vengono presi in carico dall’Inail fino alla loro guarigione. Con un vantaggio complessivo notevole per gli stessi lavoratori e le imprese.
Quanto è stimato il risparmio?
Nove giorni in meno di degenza. Il mese scorso il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha chiesto più ispezioni nei cantieri.
L’Inail quanti ispettori ha in campo?
Ne abbiamo 390. Ma pensiamo che vada rivista la funzione dei nostri ispettori, che non devono più occuparsi della regolarità contributiva delle aziende, compito che è già svolto dall’Inps. I nostri controlli devono puntare all’indice di rischio e alle norme che riguardano la sicurezza dei lavoratori.
Insomma una sinergia tra i vari enti preposti alla tutela?
Sì. Proponiamo di unire le forze dell’Inail con quelle dell’Inps e delle Asl.
E dal Governo qualche segnale?
Credo che stia intanto cambiando l’umore rispetto all’ipotesi di testo unico. Sta emergendo, come era doveroso, invece una maggiore valorizzazione del ruolo dell’Inail.

Conquiste del Lavoro online





 
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