L'inserimento tra le norme da abrogare, in base all'art.24 "taglia leggi" del D.L.112 del 2008, della legge istitutiva dei Comitati Consultivi Provinciali dell'INAIL proprio alla vigilia del confronto Governo-Parti Sociali sulla riorganizzazione degli Enti previdenziali ed assicurativi, a parere del Presidente del CIV, Giovanni Guerisoli, oltre ad essere quantomeno intempestivo poiché l'argomento andrebbe affrontato nell'ambito della discussione che, stando alle dichiarazioni del Ministro del Welfare Maurizio Sacconi, si terrà nel corrente mese di luglio, appare incomprensibile anche sul piano dei costi, dal momento che l'attività dei componenti i Comitati Consultivi è assolutamente gratuita.

Quanto ai contenuti, la decisione sottrae alle parti sociali l'essenziale ruolo rivestito nella definizione delle strategie a livello territoriale, proprio nel momento in cui l'INAIL, su precisa indicazione del CIV, ha istituito in ogni provincia uno specifico processo della prevenzione al fine di individuare le iniziative fondamentali per l'analisi, lo studio e gli interventi necessari a contenere il drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro.

"Mi auguro - dichiara il presidente del CIV Giovanni Guerisoli - che il Parlamento corregga una norma iniqua che certamente non giova al conseguimento di positivi risultati nel contrasto al fenomeno infortunistico".

LEGENDA
I Comitati Provinciali sono composti: da 10 rappresentanti dei lavoratori, dei quali uno in rappresentanza dei dirigenti, da 6 rappresentanti dei datori di lavoro nel numero stabilito per ciascun settore produttivo dal Ministro per il lavoro e la previdenza sociale, da un funzionario degli organi periferici del Ministero del lavoro e della previdenza social, dal medico provinciale, dal direttore della sede provinciale dell'INAIL, che funge da segretario.

I membri sono nominati con decreto del prefetto su designazione delle organizzazioni sindacali provinciali di categoria più rappresentative ed in conformità alle direttive del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale e rimangono in carica per quattro anni.

I Comitati Consultivi Provinciali, oltre a formulare pareri, avanzavano anche specifiche proposte per un più efficace svolgimento dei servizi dell'Istituto nell'ambito della provincia, quali l'apertura di nuove sedi, l'organizzazione sul territorio dei presidi sanitari, l'ottimizzazione del servizio nel campo riabilitativo e del reinserimento sociale, lo sviluppo ed il coordinamento dei rapporti di collaborazione con Organismi esterni nonché l'individuazione degli interventi da realizzare sul territorio nell'ambito dei Piani di Prevenzione.


Roma, 16 luglio 2008

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Comunicato 24 giugno 2008
I Comitati Provinciali INAIL: migliorare le prestazioni e ridurre i premi

Questo l'invito che i Presidenti ed i vice Presidenti dei Comitati Provinciali INAIL rivolgono alle parti sociali, alle forze politiche ed al Governo.

Nel corso dell'incontro tenutosi oggi a Roma, per esaminare il bilancio delle iniziative poste in essere dal CIV INAIL nel quadriennio 2004-2007, i CoCoPro oltre a discutere delle prospettive dell'Istituto nel prossimo futuro hanno individuato le principali aree su cui istituzioni e parti sociali devono garantire il proprio intervento per migliorare l'efficacia di azione dell'INAIL:

- il miglioramento delle prestazioni erogate agli assicurati e la riduzione dei premi, anche in presenza di un consistente avanzo patrimoniale, certamente non coerente con la particolare funzione sociale dell'Istituto;
- una riorganizzazione degli Enti basata sulla individuazione di due poli fondamentali, uno assicurativo e l'altro previdenziale;
- una rivisitazione della governance degli Enti previdenziali che confermi l'attuale modello duale e rafforzi il ruolo della Parti Sociali sia al centro che nel territorio;
- l'attribuzione all'INAIL di una giusta autonomia che gli consenta di utilizzare tutte le sue potenzialità per rafforzare il proprio ruolo nel sistema di sicurezza sociale.


Roma, 24 giugno 2008



Fonte: Inail