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ESIN, la proposta Ipsema per il settore marittimo

Una nuova entità per riorganizzare il welfare dei marittimi. A due anni di distanza dalla decisione di accorpare l’Istituto di previdenza del settore nell’Inps, l’Ipsema ha presentato ieri a Roma l’ESIN, l’Ente Sociale Italiano della navigazione, come proposta per valorizzare la specificità del comparto marittimo. Se n’è discusso nel corso della tavola rotonda cui hanno partecipato il commissario Antonio Parlato, il direttore generale Palmira Petrocelli, il presidente del Consiglio d’indirizzo e vigilanza Giovanni Guerisoli e per Confitarma il capo servizio politico Luca Sisto.

La proposta che l’Istituto ha esposto al mondo politico-istituzionale (rappresentato nella circostanza da Silvano Moffa, presidente della commissione Lavoro di Montecitorio e da Cesare Damiano, già ministro del Lavoro del governo Prodi II, ora collega di Moffa nell’XI gruppo di lavoro della Camera) parte dalla necessaria valorizzazione della specificità del lavoro marittimo e attraverso, una riorganizzazione territoriale delle strutture che si occupano vari livelli e con diverse competenze della tutela della gente di mare, si arriva ad un miglioramento complessivo dei servizi e a un risparmio che l’Ipsema ha quantificato in almeno 15 milioni di euro all’anno.
«Con l’idea di un Ente unico della navigazione – ha spiegato Parlato – vogliamo sollecitare il governo e le istituzioni a guardare con maggiore attenzione sia su piano strettamente economico sia su quello più squisitamente sociale al riordino del sistema mare che produce circa il 3% del pil nazionale. Proprio in riferimento alla spesa del settore previdenziale, l’Istituto ha avviato una completa e complessa analisi per determinare il costo socio-economico degli infortuni, costo che spesso è cause della perdita di competitività e produttività delle imprese. Abbiamo allo studio un meccanismo premiale per cui sarà possibile abbassare la contribuzione delle imprese virtuose che investono in prevenzione».

Dal canto suo la Petrocelli ha chiarito quali sono i soggetti interessati al progetto dell’Ente unico ESIN. «Il progetto – ha detto - interessa tutti gli uffici della Pubblica Amministrazione dedicati al mondo del mare, esso costituisce un unicum rispetto agli altri settori lavorativi, caratterizzati dalla presenza di una molteplicità di apparati amministrativi con competenze disarmoniche e spesso sovrapponibili, il nuovo ente offrirà un valore aggiunto in termini di governo efficace delle politiche sociali di settore. E dunque l’idea dell’ente unico, promossa a pieni voti da tutte le parti sociali e dall’armamento pubblico e privato, comprenderebbe il servizio di assistenza sanitaria ai naviganti, il centro radio medico, la vasca navale (INSEAN) e altri organismi che a vario titolo si occupano della tutela della gente di mare».

Moffa ha convenuto sulla specificità e specialità del lavoro marittimo, aprendo qualche possibilità per la proposta Ipsema. «Si tratta di un mondo del tutto particolare non per nulla conta su un diritto diverso da quello comune, bisogna insistere sul recepimento della convenzione OIL del 2006, rimasta ancora inascoltata. L’Ente unico della navigazione supera sovrapposizioni di competenze che in tempo di crisi economica devono essere evitate».


Fonte: nauticaetrasporti.it/
Pubblicato da Redazione il 07 luglio 2009 alle ore 13:00


 
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