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IN QUESTO NUMERO
- Totalizzazione dei periodi contributivi - La riforma del diritto fallimentare - Flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari per il 2006....


IN QUESTO NUMERO

- Totalizzazione dei periodi contributivi
- La riforma del diritto fallimentare
- Flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari per il 2006
- In G.U. il decreto sul passaporto elettronico
- "L' innovazione digitale per le famiglie"
- Borse di studio per le vittime del terrorismo


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TOTALIZZAZIONE DEI PERIODI CONTRIBUTIVI
Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 19 gennaio scorso, ha dato il via libera definitivo al decreto legislativo sulla totalizzazione dei periodi contributivi. Il provvedimento, per il quale sono state previste risorse pari a 186 milioni, consente al lavoratore di ottenere un'unica pensione anche se ha svolto attività diverse, con iscrizione a più enti pensionistici. Con il nuovo decreto il lavoratore uò "totalizzare"
i diversi periodi di iscrizioni nelle varie gestioni pensionistiche a condizione che: abbia almeno 20 anni di contribuzione complessivi e 65 anni di età; abbia 40 anni di contribuzione complessiva a prescindere dagli anni di età; tutti i periodi da totalizzare abbiano una durata di almeno 6 anni. La totalizzazione è permessa anche se con il cumulo dei vari anni di contribuzione non viene raggiunto il minimo
contributivo in tutte le gestioni interessate alla totalizzazione. Il pagamento della pensione totalizzata sarà effettuato dall'INPS. Alla totalizzazione sono particolarmente interessati coloro che, tra i lavoratori autonomi o i liberi professionisti, hanno periodi di contribuzione come lavoratori dipendenti, oppure
per i soggetti (co.co.co. o lavoratori a progetto) che sono iscritti alla cosiddetta "gestione separata" INPS, i cui contributi non possono essere attualmente trasferiti.


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LA RIFORMA DEL DIRITTO FALLIMENTARE
Estensione del numero degli imprenditori esonerati dall'applicabilità dell'istituto del fallimento, accelerazione delle procedure di fallimento, valorizzazione del ruolo e dei poteri del curatore fallimentare e del comitato dei creditori e ridimensionamento di quelli del giudice delegato. Sono queste alcune delle novità del decreto legislativo 9 gennaio 2006, n. 5 recante "Riforma organica della disciplina delle procedure concorsuali a norma dell'articolo 1, comma 5, della legge 14 maggio 2005, n. 80" pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 13 della Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2006. Il provvedimento incide su ampie parti della disciplina contenuta nel regio decreto n. 267 del 1942 (disciplina del fallimento, del concordato preventivo, dell'amministrazione controllata e della liquidazione coatta amministrativa) innovandole significativamente ed abrogandone diverse parti, ad esempio, l'intera disciplina dell'amministrazione controllata. Viene inoltre introdotta ex novo la disciplina dell'esdebitazione, cioè la liberazione del debitore dai debiti residui nei confronti dei
creditori in taluni casi di buona condotta.


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FLUSSI D'INGRESSO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI PER IL 2006
E' stato inviato all'esame della Conferenza Unificata Stato-Regioni, Città e Autonomie Locali e delle Commissioni parlamentari, per l'acquisizione dei prescritti pareri, lo schema del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente la programmazione dei flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari nel territorio dello Stato per l'anno 2006. Secondo lo schema sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, n. 170.000 cittadini
stranieri non comunitari residenti all'estero, da ripartire tra le Regioni e Province autonome a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Gli ingressi sono ripartiti in questo modo: 78.500 cittadini stranieri non comunitari residenti all'estero, sono ammessi in Italia per motivi di lavoro subordinato non stagionale; 38.000 cittadini di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi di
cooperazione in materia migratoria; 3.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all'estero per motivi di lavoro autonomo; 500 cittadini, per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay e Venezuela; 50.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all'estero per motivi di lavoro subordinato stagionale.


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IN G.U. IL DECRETO SUL PASSAPORTO ELETTRONICO
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 13 del 17 gennaio 2006 il Decreto del 29 novembre 2005 del Ministero degli Affari Esteri che istituisce il passaporto elettronico.
La principale novità del passaporto elettronico è rappresentata dall'inserimento dei dati biometrici dei cittadini in un microprocessore RF/ID di prossimità (chip), installato nella copertina del passaporto, con capacità minima di 64Kb, e della durata di almeno dieci anni. Nel chip verranno memorizzate: l'immagine del volto; le impronte digitali del dito indice di ogni mano; i codici informatici per la protezione e la inalterabilità dei dati; già presenti sul supporto cartaceo relative al passaporto ed al titolare; le informazioni necessarie per renderne possibile la lettura da parte degli organi di controllo. Il
provvedimento stabilisce altresì l'aggiornamento del passaporto ordinario (che mantiene la propria validità) e dispone che i modelli già in uso alla data di pubblicazione del decreto potranno essere rilasciati fino ad esaurimento delle relative scorte. Le nuove disposizioni si applicano anche alla normativa sui passaporti diplomatici e di servizio.


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"L'INNOVAZIONE DIGITALE PER LE FAMIGLIE"
"L' innovazione digitale per le famiglie", è questo il titolo dell'opuscolo informativo sull'innovazione digitale voluto dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie. La pubblicazione presenta le più significative iniziative disponibili per migliorare la qualità della vita dei cittadini, favorendo l'apprendimento e l'utilizzo delle tecnologie informatiche, rendendo fruibili i servizi per le famiglie su Internet, definendo i diritti digitali degli italiani.
L'innovazione digitale è infatti una risorsa per l'integrazione sociale, la crescita della conoscenza, la creazione di moderni servizi in settori come il lavoro, la salute, l'istruzione, i rapporti con le istituzioni. L'innovazione assume pieno valore soltanto se i suoi benefici sono accessibili a tutti, soprattutto alle categorie più deboli. Questi i capitoli dell'opuscolo: gli incentivi per acquistare il computer; strumenti a disposizione del cittadino; utilizzare le nuove tecnologie; servizi per le famiglie; i nuovi diritti del cittadino digitale. La pubblicazione, accompagnata da una lettera del Presidente del Consiglio, sarà inviata dal 28 gennaio a tutte le famiglie italiane.


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BORSE DI STUDIO PER LE VITTIME DEL TERRORISMO
Scade il 9 febbraio 2006 il concorso pubblico per titoli per l'assegnazione di borse di studio in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, degli orfani e dei figli delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, delle vittime e dei superstiti - figli e orfani - delle vittime del dovere. Il bando di concorso, emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 2 del 10 gennaio scorso.
Le domande per l'assegnazione delle borse di studio devono essere redatte in carta semplice ed essere presentate all'ufficio scolastico competente in base alla residenza dello studente o al rettore dell'Università alla quale il richiedente è iscritto.



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