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Newsletter Anno IX n. 15 del 15 aprile 2008
Ultime al Governo


Finanziamenti in favore editoria ipovedenti e non vedenti

Il 18 dicembre 2007 è stato emanato dal Ministero per i Beni e le attività culturali il decreto che dà attuazione a quanto previsto dal decreto ministeriale 14 settembre 2007, che stabilisce per l'anno finanziario 2007 la somma destinata ad interventi in favore dell'editoria per ipovedenti e non vedenti. Il decreto è stato pubblicato nella GU n. 82 del 7 aprile 2008. Questi i punti più rilevanti del decreto: I finanziamenti sono concessi alle case editrici sulla base di progetti che rechino l'articolazione della spesa prevista e contengano le seguenti tipologie di investimenti: a) finalizzati alla trasformazione dei prodotti esistenti in formati idonei alla fruizione da parte degli ipovedenti e non vedenti; b) finalizzati alla creazione e riproduzione di prodotti editoriali nuovi, fruibili dai soggetti ipovedenti e non vedenti; c) finalizzati alla catalogazione, conservazione e distribuzione dei prodotti trasformati e creati. I progetti saranno valutati da un'apposita Commissione istituita presso il Ministero dei Beni culturali che accerta l'ammissibilità delle domande di partecipazione e valuta la qualità tecnica dei progetti sulla base dei seguenti indicatori: a) numero dei titoli, che dovrà essere non inferiore ai tremila l'anno corrispondenti alle novità librarie; b) modalità di distribuzione dei file agli utenti disabili; c) varietà dei formati di file resi disponibili che dovranno comunque comprendere quelli di tipo testuale; d) tempi di messa a disposizione dei file agli utenti disabili; e) criteri di selezione delle novità librarie messe a disposizione degli utenti disabili.

Dossier su "Finanziamenti in favore editoria ipovedenti e non vedenti"

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Domande on line per ricongiungimenti familiari

Dal 10 aprile 2006 è partita la nuova procedura informatizzata per presentare le domande relative al ricongiungimento familiare ed ai familiari al seguito, di cui all'articolo 29 del 'Testo unico per l'immigrazione', di competenza dello 'Sportello unico per l'immigrazione'. Non sarà più possibile, pertanto, accettare domande che non siano presentate via web. Le procedure per la registrazione e l'invio sono identiche a quelle già ampiamente illustrate in occasione del decreto flussi 2007, per i lavoratori non stagionali. I modelli in formato elettronico per la presentazione delle domande ("S" per ricongiungimento e "T" per familiari al seguito) possono essere scaricati dalla sezione 'Ricongiungimenti familiari'. Sono anche disponibili i modelli che completano la domanda, da allegare, rispettivamente, ai modelli "S" e "T": - mod. S1 e T1, nel caso in cui il richiedente non abbia titolo a detenere l'immobile, e sia pertanto necessario acquisire agli atti dello 'Sportello unico' la dichiarazione, resa dal proprietario dell'immobile, di consenso ad ospitare i familiari del richiedente; - mod. S2 e T2, nel caso in cui il richiedente sia lavoratore subordinato, in cui il datore di lavoro è tenuto a dichiarare l'attualità del rapporto di lavoro. Tali modelli possono essere compilati direttamente al computer e stampati, per poi essere consegnati allo 'Sportello unico' solo nei casi richiesti. È anche possibile avvalersi, come in occasione delle domande relative al decreto flussi 2007, dell'assistenza delle Associazioni nazionali rappresentative dei datori di lavoro, delle organizzazioni sindacali e delle Associazioni autorizzate ad accedere al sistema e ad inoltrare le domande.
Dossier su "Domande on line per i ricongiungimenti familiari"

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Antitrust, no ad obbligo chiusura festiva

Il divieto all'apertura dei negozi nei giorni di festa crea una restrizione ingiustificata della concorrenza tra gli esercenti. Lo scrive l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in una segnalazione inviata al Comune di Roma il 5 aprile 2008. L'Autorità ha anche deciso di avviare un monitoraggio sulla regolamentazione dell'apertura degli esercizi commerciali nei Comuni turistici. Nella segnalazione è ribadito il principio generale in base al quale i vincoli all'apertura costituiscono un ostacolo all'adozione da parte dei negozianti di strategie differenziate e, quindi, all'ampliamento dell'offerta a beneficio dei consumatori. L'Autorità ricorda che l'art. 12, comma 1, del Decreto Legislativo n. 114/1998, recante la riforma della disciplina relativa al settore del commercio, ha proceduto a liberalizzare l'apertura degli esercizi commerciali nei comuni ad economia prevalentemente turistica e nelle città d'arte, prevedendo espressamente che in tali comuni "gli esercenti possono derogare dall'obbligo di cui all'art. 11, comma 4", secondo cui "gli esercizi commerciali osservano la chiusura domenicale e festiva dell'esercizio". Si tratta di una norma pro-concorrenziale intesa ad incentivare una maggiore offerta di servizi commerciali nelle città caratterizzate da maggiore afflusso turistico. In tal senso, l'Autorità ha più volte affermato che ogni vincolo all'apertura di un esercizio commerciale determina restrizioni ingiustificate della concorrenza tra gli esercenti. Le restrizioni concernenti le giornate di apertura degli esercizi commerciali costituiscono un ostacolo all'adozione di strategie differenziate da parte degli stessi esercenti e, quindi, all'ampliamento dell'offerta a beneficio dei consumatori.
Dossier su "Antitrust, no ad obbligo chiusura festiva"

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Rapporto utilizzo finanziamenti tematici comunitari 2002-2006
È stato presentato il 10 aprile 2008 il "Rapporto sull'utilizzo dei finanziamenti tematici comunitari 2002-2006 in Italia", realizzato dal Censis e commissionato dal Dipartimento politiche comunitarie. Lo studio pone l'attenzione su quella parte di finanziamenti che fanno capo a programmi tematici e, di conseguenza, sono stati esclusi dall'analisi i fondi strutturali, l'accesso ai quali segue altre strade di contrattazione tra Commissione, Stati membri e Regioni. I programmi tematici sono stati raccolti intorno ai seguenti ambiti di intervento: - la società dell'informazione; energia e ambiente; - strumenti di riduzione delle disparità; - le imprese; - la cooperazione internazionale e agli aiuti allo sviluppo. "Il Rapporto - spiega il ministro Bonino - mostra un sistema paese non ancora sufficientemente organizzato per cogliere le opportunità che ci offre l'Europa". Ne esce un sistema paese "con dei forti limiti strutturali, che si trascinano nel tempo e vanno al di là del singolo governo in carica". Per il ministro Bonino "qui c'è tutto un Paese che deve darsi una svegliata: amministrazione pubblica centrale, amministrazioni locali, mondo delle imprese, associazioni. Dobbiamo lavorare tutti assieme per far germogliare una nuova cultura, un nuovo metodo di lavorare fuori dai confini nazionali. Oggi dobbiamo essere bravi - come altri (Spagna ed Irlanda fanno scuola a riguardo) - ad associare al nostro europeismo ideale un europeismo più utilitarista. Conta meno quanto europeisti siamo (o non siamo) a parole, e conta molto di più, invece, quanto riusciamo ad incidere sui processi e sulle decisioni comunitarie".
Dossier su "Rapporto utilizzo finanziamenti tematici comunitari 2002-2006"

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Linee guida per l'Istruzione e la formazione tecnica superiore
Le linee guida per la riorganizzazione dell'Istruzione e formazione tecnica superiore sono state recepite nel DPCM 25 gennaio 2008. In particolare, il decreto indica, nel rispetto delle competenze delle Regioni, tre tipologie d'intervento: a) la costituzione degli Istituti tecnici superiori (ITS); b) i percorsi di Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS); c) lo sviluppo dei poli tecnico-professionali, La riorganizzazione dell'istruzione e della formazione tecnica e professionale superiore, nell'ambito della più generale riforma dell'istruzione tecnica e professionale è stata varata dal Governo al fine di diffondere la cultura tecnica e scientifica e sostenere lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo italiano. La riforma dell'istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) prende le mosse dalla Finanziaria 2007 (Legge 296/06, commi 631 e 875), che prevede il rilancio della specializzazione tecnica superiore e, a tal fine, istituisce presso il Ministero della pubblica istruzione il "Fondo per l'istruzione e formazione tecnica superiore". Con la successiva legge 40/2007 di conversione del decreto legge 7/2007 vengono previsti regolamenti per la riorganizzazione degli istituti tecnici e professionali ed apposite linee guida per la riorganizzazione dell'IFTS, la costituzione degli Istituti tecnici superiori e dei Poli tecnico-professionali.
Dossier su "Linee guida per l'Istruzione e la formazione tecnica superiore"

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Portale web della normativa sanitaria
Il Ministero della Salute, in collaborazione con l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., ha realizzato il primo Portale internet della normativa sanitaria, nell'ambito del progetto di sviluppo del portale ministeriale www.ministerosalute.it. Il portale offre una raccolta coordinata degli atti normativi ed amministrativi in materia sanitaria, dal 1948 ad oggi. Attualmente sono consultabili gratuitamente oltre 26.000 testi. La raccolta permette la consultazione delle norme nazionali, regionali e comunitarie in materia di Sanità pubblicate nella Gazzetta Ufficiale (GU, serie generale; GU, seconda serie, Speciale-CE; GU, terza serie, Speciale-Regioni), nonché dei provvedimenti ministeriali (decreti, note e circolari), non pubblicati in GU. I comunicati si presentano con la data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale al solo scopo di garantire uniformità nell'ordinamento di visualizzazione degli atti. Gli atti normativi sono visualizzabili nel testo vigente alla data di consultazione. L'aggiornamento dei vari provvedimenti è effettuato normalmente nell'arco di 15 giorni dalla pubblicazione delle fonti aggiornanti. Tra l'altro, nel portale sono presenti tre sezioni: 1) "News", per visualizzare le ultime news pubblicate; 2) "Newsletter", che consente l'abilitazione al servizio di invio settimanale di una newsletter informativa con gli ultimi atti immessi in banca dati; 3) "Recepimento Direttive CE", che consente, con l'opzione "Monitoraggio per anno", di conoscere lo stato di recepimento delle direttive comunitarie relativamente agli anni indicati e, con l'opzione "Procedure d'infrazione", di visualizzare un prospetto recante le procedure d'infrazione poste in atto dalla CE.
Dossier su "Portale web della normativa sanitaria"

 
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