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Europa Quotidiano
 
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Newsletter Anno IX n. 41 del 11 novembre 2008
Ultime dal Governo

Linee guida per l'Università

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Mariastella Gelmini, ha presentato al Consiglio dei Ministri del 6 novembre 2008 le linee guida per l'Università, che deve saper cogliere la richiesta di rinnovarsi, rendersi trasparente nella condotta e nei risultati, dimostrare di saper progettare un futuro ambizioso. Se da una parte il Ministero deve accreditare, valutare, incentivare e garantire il rispetto degli standard qualitativi, dall'altra gli atenei devono assicurare educazione di qualità, ricerca di alto livello, gestione efficiente delle risorse, contributo efficace allo sviluppo economico e tecnologico del Paese. Ecco alcune delle azioni prioritarie. 1) Per l'offerta formativa: - ridurre gli insegnamenti e i corsi di studio, proliferati senza alcuna motivazione scientifica; - combattere la dispersione degli studenti; - incentivare in particolare i corsi di laurea specialistica con insegnamenti in lingua straniera, anche in partenariato con istituzioni estere; - avviare le procedure di accreditamento dei corsi e delle sedi sulla base della qualità e della sostenibilità. 2) Per il merito e alla valutazione: - predisporre un modello di valutazione delle strutture di ricerca, che prenda in considerazione l'attività scientifica di ogni dipartimento nel suo insieme e consenta un'allocazione delle risorse su base qualitativa; - attribuire ai risultati di tale valutazione un peso significativo nell'attribuzione delle risorse e nell'allocazione delle borse di dottorato e di nuovi posti da ricercatore; 3) per il reclutamento e lo stato giuridico dei docenti: - dare priorità ad un meccanismo di reclutamento dei giovani ricercatori ispirato ai principi della "Carta europea dei ricercatori", e basato sulla valutazione del merito; - incentivare l'internazionalizzazione del corpo docente. 4) Per i dottorati di ricerca: - riorganizzarli attraverso il rafforzamento di scuole dottorali dotate di elevati livelli di qualità e produttività scientifica; - predisporre modalità di ammissione in linea con la prassi internazionale; - facilitare lo sviluppo di progetti di ricerca di altissima qualità, selezionati secondo i più avanzati standard internazionali.
Dossier "Linee guida per l'Università"

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Interventi per il rilancio del settore agroalimentare

È stato pubblicato nella G.U. n.258 del 4 novembre 2008 il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri per il rilancio competitivo del settore agroalimentare, mirato a creare migliori condizioni per la partecipazione degli operatori del settore alle dinamiche del mercato. I punti di intervento sono quattro. 1) Promozione del sistema agroalimentare italiano all'estero: per alcune categorie di imprese è introdotto un credito d'imposta per gli anni 2008 e 2009 nella misura del 50 % del valore degli investimenti in attività dirette in altri Stati membri o Paesi terzi. 2) Defiscalizzazione di un contingente di biodisel: è prorogato al 30 giugno 2009 il termine per miscelare con il gasolio i quantitativi del contingente di biodisel assegnati agli operatori nel corso del 2008, ovvero per trasferirli ad impianti di miscelazione nazionali; lo stesso termine vale per il biodisel destinato ad essere usato così com'è ed essere immesso in consumo. 3) Disposizioni in materia di enti irrigui: in particolare, è attributo all'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia un contributo straordinario al fine di garantire la gestione ordinaria del servizio pubblico essenziale di irrigazione e distribuzione di acqua. 4) Programma SFOP (Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca): è previsto un finanziamento - a carico del Fondo di rotazione istituito presso il ministero del Tesoro dalla legge n. 183 del 1987 - di 50 milioni di euro per consentire la chiusura della programmazione in pesca e acquicoltura, e, quindi, dei relativi interventi cofinanziati dall'Unione Europea relativi al periodo di programmazione 1994/1999.
Dossier "Interventi per il rilancio del settore agroalimentare"

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Nuovo patto per la sicurezza

È stato siglato il 6 novembre scorso a Foggia il 29° Patto per rafforzare la sicurezza sul territorio che sancisce la collaborazione tra Ministero dell'Interno ed Istituzioni locali. Dopo la positiva esperienza della scorsa legislatura, il ministro dell'Interno Maroni ha voluto proseguire il rapporto di collaborazione e solidarietà tra Stato ed Enti locali stipulando a sua volta nell'ultimo semestre, cinque nuovi Patti con città capoluogo e tre Patti con piccoli comuni, dopo l'accordo del 13 settembre 2008 con l'Anci per estendere tali accordi anche a realtà territoriali di piccole dimensioni. Il "Patto per Foggia sicura" - che rientra tra le misure previste dal Programma operativo nazionale "Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno" - individua le linee strategiche per la cooperazione tra i diversi livelli di governo e impegna Prefettura, Comune e Provincia a coordinarsi con azioni mirate al contrasto di microcriminalità, racket e usura, infiltrazioni criminose negli appalti, lavoro nero e caporalato, degrado urbano. Il Patto prevede, in particolare, un maggiore impiego delle Polizie locali nell'attività di vigilanza e controllo (soprattutto nelle ore notturne), il potenziamento dell'interconnessione delle sale operative delle Forze dell'ordine e l'attivazione di una rete di videosorveglianza in alcune zone a rischio di Foggia. Tra gli interventi previsti, anche iniziative di formazione su materie comuni alle Forze di Polizia di Stato e locali sui diversi aspetti di gestione della sicurezza, e percorsi didattici per l'educazione alla legalità nelle scuole.
Dossier "Nuovo patto per la sicurezza"

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Meno tasse per l'infanzia

Meno tasse per l'infanzia. Questo l'appello rinnovato con forza dal ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi, a sostegno dell'iniziativa di Roberta Angelilli, eurodeputato e rappresentante del Parlamento europeo al Forum europeo per i diritti dei minori. Venerdì 7 novembre 2008, il Ministro Ronchi, ha tenuto una conferenza stampa presso la Rappresentanza Italiana della Commissione Europea a Roma, per rilanciare e sostenere l'iniziativa che prevede la riduzione dell'Iva sui prodotti per l'infanzia. "La politica si deve misurare su fatti concreti e noi vogliamo un' Europa sociale, di sussidiarietà e solidarietà. Così il Ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi, nel corso conferenza stampa. Con una petizione rivolta al Presidente del Parlamento europeo per intraprendere le iniziative necessarie a concretizzare questo obiettivo, il ministro Ronchi ha ribadito la posizione sua e del governo nei confronti delle politiche di cui l'Europa si deve occupare con impegno e attenzione: le politiche sociali. Il ministro Ronchi ha dunque sottolineato l'importanza di una politica europea che sappia rispondere ai problemi dei cittadini ed agire concretamente per il sostegno di tutti, soprattutto di coloro che hanno più necessità. L'iniziativa ha prospettato una prima tappa temporale: realizzare, entro dicembre di quest'anno, il concretizzarsi degli indirizzi europei a favore delle famiglie e in particolare dell'infanzia. "Obiettivo a breve termine è quello di sensibilizzare la presidenza di turno francese, affinché ci sia una delibera della Commissione europea già entro dicembre per un taglio dell'aliquota di 5-10 punti sui pannolini", ha dichiarato il Ministro Ronchi.
Dossier "Meno tasse per l'infanzia"

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Analisi dell'impatto della regolamentazione: disciplina attuativa

È stato pubblicato nella GU n. 257 del 3 novembre 2008 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 170 dell'11 settembre 2008 sulla "disciplina attuativa dell'Analisi dell'impatto della regolamentazione (AIR)". L'AIR è un insieme di attività che le amministrazioni statali devono realizzare in fase di predisposizione degli atti normativi al fine di verificare ex ante l'opportunità di un nuovo intervento normativo e valutarne i probabili effetti sulle attività dei cittadini e delle imprese e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni.
Tra i punti fondamentali del decreto: 1) La disciplina dell'AIR si applica agli atti normativi del Governo, ai provvedimenti interministeriali, ai disegni di legge di iniziativa governativa. 2) Ciascuna amministrazione comunica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi (DAGL) - le modalità organizzative scelte per l'effettuazione delle attività connesse all'AIR e alla VIR (Verifica dell'impatto della regolamentazione) di rispettiva competenza. 3) Con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri sono determinati i contenuti, i metodi di analisi e i modelli AIR, sottoposti a revisione con cadenza che non superi il triennio. 4) La redazione della relazione AIR è preceduta da un'adeguata istruttoria, che si svolge applicando i criteri di proporzionalità, di flessibilità dei metodi di rilevazione dei dati, di trasparenza delle procedure e degli atti. 5) Circa i contenuti la relazione AIR è articolata in sezioni, che indicano la sequenza logica delle informazioni raccolte dall'amministrazione a cui compete l'iniziativa normativa, i risultati dell'analisi svolta e la giustificazione della scelta compiuta. 6) Le proposte di atti normativi da sottoporre all'esame del Consiglio dei Ministri non possono essere iscritte all'ordine del giorno se non sono corredate da un'adeguata relazione AIR, tranne i casi di disegni di legge costituzionale, di norme in materia di sicurezza interna ed esterna dello Stato, di ratifica di trattati internazionali, che non comportino spese o istituzione di nuovi uffici.
Dossier "Analisi dell'impatto della regolamentazione: disciplina attuativa "

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Fondi immobiliari

L'agenzia delle Entrate ha emanato il 3 novembre scorso la circolare n.61 che fornisce chiarimenti sulle modalità di applicazione del nuovo regime fiscale per i fondi immobiliari. Tali fondi - la cui disciplina è stata rivisitata con il decreto legge n.112/2008 convertito con modificazioni nella legge 133/2008 - riguardano gli investimenti esclusivamente o prevalentemente in beni immobili, in diritti reali immobiliari e in partecipazioni in società immobiliari. In particolare, l'art.82, commi 17-22, dal punto di vista fiscale ha innalzato dal 12,50 % al 20 % l'aliquota applicabile sui redditi di capitale derivanti dai fondi. In sintesi, la circolare fornisce chiarimenti su: 1) regime di tassazione dei partecipanti ai fondi immobiliari; 2) regime speciale di tassazione dei fondi immobiliari a ristretta base partecipativa e familiari non quotati in mercati regolamentati e con un patrimonio inferiore a 400 milioni; 3) presunzione di residenza di società ed enti non residenti con patrimonio prevalentemente investito in fondi immobiliari. L'imposta deve essere corrisposta dalle società di gestione del risparmio in un'unica soluzione entro il 16 febbraio dell'anno successivo al prelievo. Il primo versamento dell'imposta dovrà essere effettuato il 16 febbraio 2009.
Dossier "Fondi immobiliari"

 
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