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Newsletter Anno X n. 6 del 10 febbraio 2009
Ultime dal Governo

Auto, elettrodomestici e mobili negli incentivi varati dal governo

Il Consiglio dei ministri del 6 febbraio 2009 ha approvato, su proposta del Presidente Berlusconi e dei Ministri dell'economia e finanze, Giulio Tremonti, e dello sviluppo economico, Claudio Scajola, un decreto-legge che contiene misure di sostegno a settori industriali in crisi. Le finalità del provvedimento sono: affrontare la crisi del settore con interventi urgenti di sostegno alla domanda; far convergere le politiche nazionali con le indicazioni della Commissione europea e con le misure già adottate o in corso di adozione da parte degli altri Paesi europei; orientare le scelte dei consumatori verso prodotti a basso impatto ambientale che vanno nella direzione degli obiettivi di Kyoto. La rottamazione prevista nel decreto legge interessa potenzialmente 15 milioni di vetture. Confermato il bonus da 1500 euro per la rottamazione di un auto euro 0, euro 1 e euro 2, immatricolate fino a dicembre '99, a fronte dell'acquisto di un auto euro 4 e euro 5 con emissioni di Co2 sotto i 130 grammi/Km se a gasolio e sotto i 140 grammi se a benzina. ''Per incentivare l'innovazione e la ricerca di prodotti meno inquinanti - ha detto Scajola - abbiamo "spinto" molto sul metano, l'alimentazione elettrica e l'idrogeno. Se un veicolo di questo tipo viene acquistato come prima macchina il bonus è di 1.500 euro, se si rottama un'auto vecchia e si acquista un veicolo verde l'incentivo arriva a 3mila euro. Inoltre, ha precisato il ministro - se i veicoli di questo tipo sono a emissioni ridottissime il bonus è di 3.500 euro''. Per favorire il ricambio di veicoli commerciali leggeri, ''ad esempio i furgoncini utilizzati da padroncini'' il governo ha previsto un bonus di 2.500 euro se a fronte dell'acquisto si rottama un veicolo immatricolato entro dicembre '99. Anche in questo caso il bonus aumenta fino ad arrivare a 4.000 euro se, a fronte della rottamazione si acquista un'auto a metano o a idrogeno. Per la rottamazione di moto e motorini e l'acquisto di un nuovo veicolo a due ruote euro 3 il bonus è di 500 euro.
Dossier "Sostegno a settori industriali in crisi "

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Bonus famiglie: prorogati i tempi per presentare la domanda

Nel pacchetto delle misure anticrisi, varato dal governo alla fine dello scorso mese, è previsto in favore dei nuclei familiari a basso reddito, un bonus straordinario di sostegno (art.1 decreto legge 185/2008). C'è tempo fino al 28 febbraio 2009 per inoltrare la richiesta. Il bonus - valido solo per il 2009 - consiste in una somma variabile dai 200 a 1000 euro a seconda del numero dei componenti il nucleo familiare, degli eventuali componenti portatori di handicap e del reddito complessivo familiare riferiti all'anno d'imposta 2007 o, in alternativa, al periodo d'imposta 2008. L'agenzia delle Entrate ha emanato il 3 febbraio 2009 una circolare esplicativa sul bonus (circolare n.2/2009). Il bonus si ottiene presentando una domanda (autocertificazione) al datore di lavoro (sostituto d'imposta) o all'Ente che eroga la pensione o direttamente all'Agenzia delle Entrate. Per rendere operativa la procedura, l'Agenzia delle Entrate ha provveduto a stabilire le caratteristiche del modello utile per richiedere il bonus (provvedimento 5 dicembre 2008). Le scadenze per richiedere l'agevolazione dipendono dall'anno d'imposta che viene preso come riferimento per la verifica dei requisiti previsti dalla norma per il riconoscimento del bonus. A questo riguardo, ci sono due le alternative: chi sceglie come anno di riferimento il 2007 deve presentare la richiesta al datore di lavoro o all'ente pensionistico entro il 28 febbraio 2009 (e non più il 31 gennaio 2009), utilizzando il modello "sostituto" predisposto per la richiesta del bonus al sostituto d'imposta o agli enti pensionistici. Nel caso in cui il beneficio non è erogato dai sostituti d'imposta, la domanda potrà essere invece inviata, in via telematica, all'Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile 2009 (e non più il 31 marzo 2009), utilizzando il modello denominato "agenzia"; coloro che, invece, scelgono il 2008, devono presentare la richiesta al datore di lavoro o all'ente pensionistico entro il 31 marzo 2009. In tutti casi in cui il beneficio non è erogato dai sostituti d'imposta, la richiesta può essere presentata, sempre in via telematica, all'Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno 2009.
Dossier "Bonus straordinario per le famiglie "

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Campagna della Salute sul fumo che uccide

Il 5 febbraio 2009, presso la Sala stampa di Palazzo Chigi il Sottosegretario alla salute, Ferruccio Fazio, ha presentato alla stampa la Campagna di comunicazione per la dissuasione dal fumo "Il fumo uccide: difenditi". Nel corso della presentazione è stato proiettato lo spot realizzato con l'attore Renato Pozzetto, testimonial della Campagna. Il fumo, nei paesi industrializzati, risulta essere la prima causa di morte per cancro: il 25 % - 30 % dei decessi causati dal cancro è riconducibile al consumo di tabacco. In Italia, stando all'indagine Doxa-Istituto Superiore di Sanità (2008) si stimano, attualmente, circa 11,2 milioni di fumatori, vale a dire il 22,0 % dell'intera popolazione. Un'efficace politica di prevenzione nei confronti di uno stile di vita non salutare che crea una forte dipendenza, come il tabagismo, necessita quindi di un'azione costante di sensibilizzazione e comunicazione di lunga durata, centrata sugli gli aspetti collegati alla prevenzione dell'iniziazione al fumo dei giovani e su quelli relativi alla dissuasione all'abitudine al fumo degli adulti. Pertanto, gli obiettivi che la campagna "Il fumo uccide: difenditi" intende raggiungere possono così riassumersi: ridurre il numero dei fumatori abituali; sensibilizzare i fumatori sui danni provocati agli altri, al fine di tutelare i non fumatori; prevenire l'avvicinamento al fumo dei giovanissimi. In particolare, la campagna richiama l'attenzione sulle principali patologie correlate al fumo: il tumore, ma anche l'infarto e l'arteriosclerosi.
Dossier "Campagna di comunicazione Il fumo uccide: difenditi"

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Proposte italiane per la riforma del Consiglio Onu

L'accelerazione dei processi di globalizzazione e la percezione di sfide sempre più dirette alla nostra sicurezza contribuiscono a ravvivare la richiesta di una "governance" multilaterale più efficace, che passa attraverso un processo di riforma dell'ONU, e riguarda anche l'Assemblea Generale con l'obiettivo, condiviso dall'Italia, di restituirle il ruolo di centro di impulso politico delle Nazioni Unite che le viene assegnato dalla Carta societaria, di migliorare il coordinamento con gli altri organi dell'ONU ed i metodi di lavoro. Scopo principale della riunione tenuta il 5 febbraio a Roma è stato il coinvolgimento delle capitali a livello politico, al fine di rendere esplicita la volontà di un ampio numero di Stati membri dell'ONU di ricercare soluzioni condivise, caratterizzata dall'avvio, il prossimo 19 febbraio a New York, di negoziati intergovernativi nel quadro di sessioni informali dell'Assemblea Generale. Nell'ottica italiana, il processo di riforma dovrebbe basarsi sui seguenti principi: migliore rappresentatività, efficacia, trasparenza e responsabilità, nonché sulla capacità di riflettere adeguatamente la diversità e il pluralismo della comunità internazionale contemporanea. La riforma dovrebbe tenere conto dell'interesse legittimo di tutti gli Stati membri dell'ONU ad essere rappresentati nel Consiglio di Sicurezza; prevedere, oltre che un aumento dei suoi membri, anche i necessari cambiamenti nei suoi metodi di lavoro; basarsi sulla legittimità derivante dal più ampio consenso possibile. Erano presenti a Roma 76 Paesi rappresentativi delle diverse aree geografiche e delle varie categorie di membri delle Nazioni Unite (di questi, una quarantina a livello politico).
Dossier "La riforma delle Nazioni Unite e del Consiglio di Sicurezza"

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Al mare, in montagna e alle terme con i buoni vacanza

Buoni vacanza per il turismo balneare, montano e termale destinati ai nuclei familiari che si trovano in particolari condizioni socio-economiche. I Buoni possono essere utilizzati dal 6 gennaio fino alla prima settimana di luglio e dalla prima settimana di settembre fino al 20 dicembre.
E' quanto prevede il decreto del presidente del Consiglio, firmato dal sottosegretario al turismo Brambilla e pubblicato il 6 febbraio scorso sulla Gazzetta ufficiale. Il provvedimento stabilisce, in particolare, le modalità di erogazione dei Buoni. Per la gestione dell'acquisto e della distribuzione dei buoni vacanza, il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, può stipulare convenzioni, con il riconoscimento delle sole spese documentate. Spetta al gestore, individuato tramite convenzione, la verifica e la sussistenza dei requisiti per chi ha fatto richiesta del buono-vacanza. Il gestore predispone l'elenco dei soggetti che hanno diritto all'agevolazione, e assicura il raccordo con la rete di strutture turistiche convenzionate. Il contributo statale è erogato fino ad esaurimento dei fondi disponibili, sulla base del criterio di priorità cronologica.
Dossier "Bonus vacanza "

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Il Rapporto del Cnel sul lavoro che cambia

È stato presentato a Roma il 2 febbraio 2009 nella Sala della Lupa (Montecitorio) il rapporto "Il lavoro che cambia", iniziativa promossa dal CNEL in collaborazione con la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica. Alcuni dei temi analizzati: - Trasformazioni del contesto: si analizzano le principali modificazioni demografiche intervenute e si approfondiscono i fenomeni più importanti dell'ultimo ventennio (evoluzione della mobilità e crescita dell'immigrazione). - Cambiamento e conferme nel lavoro italiano: molti cambiamenti sono causati da vari fattori: prolungamento della durata della vita, rallentamento delle nascite, trasformazione dell'Italia da paese di emigrazione a paese di immigrazione, ripresa delle migrazioni interne dal Sud al Centro-Nord; - Offerta di lavoro e occupazione femminile: la partecipazione delle donne al lavoro è ancora la più bassa dell'Unione Europea; poco diffuso è il part-time; frequente è l'abbandono del lavoro da parte delle madri; la reale penalizzazione retributiva non differisce da quella media europea e dipende in gran parte da un effetto di discriminazione. - Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: la situazione italiana presenta un grave deficit di conoscenza riguardante soprattutto i fattori di rischio da cui hanno origine patologie correlate all'attività lavorativa, ed i raffronti internazionali confermano che l'Italia sembra incapace di abbattere la frequenza di eventi infortunistici, specie quelli più gravi e mortali. - Lavoro minorile: il tema è affrontato in una prospettiva nazionale e internazionale; sono passate in rassegna leggi e convenzioni che regolano la posizione dei minori che lavorano, nonché definizioni e metodologie che in sede internazionale sono state offerte per giungere ad una quantificazione del fenomeno su scala globale; sono messi in luce gli aspetti che legano lavoro minorile e povertà; è avanzata, infine, la proposta di realizzare un Sistema informativo statistico del lavoro minorile per valutare le politiche da realizzare e programmare interventi mirati.
Dossier "Il lavoro che cambia"

 
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